di Monica De Santis
Il prolungamento del Superbonus e la speculazione dei prezzi per l’edilizia. Sono questi i due argomenti che in queste ultime ore, o per meglio dire settimane, sono a cuore di Angelo Grimaldi, presidente nazionale di Unaco… “La ripresa si sente, abbiamo avuto un rimbalzo tipico dei blocchi dell’economia. Dopo il periodo di stasi dovuto alla pandemia e al lockdown che ha di fatto bloccato tutti i cantieri, sia pubblici che privati, oggi viviamo una ripartenza molto positiva. E questo si vede in tutti i settori, è un comportamento tipico dell’economia, dopo un grande stop vi è subito una positiva ripresa. Nel settore edile, questo periodo di grande vivacità, se lo vogliamo chiamare così lo si sta vivendo due volte, grazie anche al superbonus, che in qualche modo ha dato una spinta a tutto il mercato. – prosegue ancora il dottor Grimaldi – Proprio con questo superbonus l’attività edile è ripartita in maniera positiva non solo sul territorio salernitano ma in tutta Italia. Una ripartenza importante non solo per il comparto dei lavori pubblici, che è comunque un settore che muove molti miliardi di euro ogni anno, ma anche del settore edile di ristrutturazione privato. Con il superbonus stiamo avendo un miglioramento del patrimonio urbano privato che è molto positiva. Detto questo però va detto che il superbonus ha comunque creato delle distorsioni di mercato, visto il tempo molto esiguo che è stato dato per eseguire i lavori sfruttando il superbonus c’è stato un inevitabile incremento dei prezzi delle materie prime. – spiega Angelo Grimaldi – Allarme questo che noi come Unaco avevo evidenziato al Governo centrale già dallo scorso mese di aprile, dopo le numerose segnalazioni di aziende medio piccole, che sono sempre le prime ad accorgersi di ciò che succede nel mercato della vendita e dell’acquisto delle materie prime. Quindi, grazie alla segnalazione dei nostri associaziati ci siamo resi conto subito del pericolo del blocco assoluto del mercato. Abbiamo avuto un’impennata dei prezzi che praticamente sta bloccando molte aziende che non riescono a rispettare i contratti che sono stati stipulati prima della pandemia, quando il prezzo del materiale, tipo cemento o ferro, era di molto ma molto più basso. – dice ancora il presidente nazionale dell’Unaco – Dopo la nostra segnalazioni abbiamo avuto un cambiamento dal punto di vista normativo, perchè è stata accolta questa richiesta che ha prodotto un decreto che è stato fine settimana scorsa convertito in legge che in qualche modo compensa questi incrementi. Però va anche detto che questo tipo di compensazione avviene solo sui lavori pubblici, quindi diciamo che non è stato del tutto risolto il problema, che se si vuol risolvere davvero, bisognerebbe partire da una revisione in primis dei parametri che sono stati individuati per i crediti d’imposta e quindi secondo noi quello che si può fare per dare una concreta risposta al mercato e per arrivare ad un raffredamento dei prezzi e quindi della domanda, si dovrebbe mettere questa misura in modo strutturale. – conclude il presidente Unaco Angelo Grimaldi – Ci vorrebbe un po’ di coraggio da parte del Governo, che ha invece pensato di allungare il superbonus fino al 2023, di prendere una decisione seria e di rendere strutturale il superbonus. Ma ripeto, questa è una decisione, che richiede molto coraggio da parte di questo Governo e che porterebbe molti benefici economici”